Nell'ambito del cosiddetto "Piano-Marciapiedi" varato dall'Amministrazione Comunale e che sta interessando tutta la città oggetto da mesi di un vero e proprio restyling urbano si sta realizzando un significativo intervento sull'asse marciapiedi di Corso Italia con la realizzazione di un percorso pedonale tattile, quello per intendersi che serve ai non vedenti o ipovedenti per muoversi in autonomia.
"Si tratta di veri e propri codici di comunicazione tattile - spiega il Sindaco Vincenzo Iaccarino - che consentono alle persone di muoversi riconoscendo lo spazio nel quale si spostano, una discesa, un passaggio pedonale. E' una scelta di civiltà che tiene in considerazione situazioni di criticità che devono essere presenti alla comunità anche per prendere coscienza di certe problematiche vissute da minoranze che però meritano la massima attenzione e il sostegno nei limiti di quello che si può fare come pubblica amministrazione".
Nel corso degli ultimi anni i Comuni hanno accresciuto gli investimenti per migliorare la mobilità pedonale di vedenti e ipovedenti attraverso interventi mirati a supportare le criticità deambulanti di chi presenta deficit visivi. La direzione guidata consente a queste persone una discreta autonomia garantendo sicurezza e un'informazione adeguata per i loro spostamenti.
Si parla del cosiddetto sistema Loges che significa Linea di Orientamento Guida e Sicurezza costituito da superfici dotate di rilievi appositamente creati per essere percepiti sotto i piedi.
"Non solo i non vedenti si avvalgono di questo sistema - evidenzia il Sindaco Iaccarino - ma anche gli anziani la cui acuità visiva si indebolisce possono trarre beneficio dai tracciamenti. Esistono molti altri segnali che si possono adottare per individuare un punto di interesse, un luogo specifico e credo che se vogliamo perseguire questo obiettivo di modernizzare la nostra città dobbiamo proseguire su questa strada che inerisce l'abbattimento delle barriere architettoniche e adottare altri strumenti che vengono incontro a chi vive condizioni di maggiore disagio civico e sociale. In questo modo intendiamo trasmettere anche un messaggio alla pubblica opinione e in particolare alle giovani generazioni la cui sensibilità verso questi problemi deve essere coltivata se vogliamo che sviluppino una forte coscienza civica. Si tratta di un vero e proprio processo di contaminazione culturale e in questo senso anche solo interrogarsi su a che cosa servono queste strisce è funzionale all'acquisizione di questa consapevolezza sui problemi che vivono altri cittadini cui forse siamo indifferenti".
"Si tratta di veri e propri codici di comunicazione tattile - spiega il Sindaco Vincenzo Iaccarino - che consentono alle persone di muoversi riconoscendo lo spazio nel quale si spostano, una discesa, un passaggio pedonale. E' una scelta di civiltà che tiene in considerazione situazioni di criticità che devono essere presenti alla comunità anche per prendere coscienza di certe problematiche vissute da minoranze che però meritano la massima attenzione e il sostegno nei limiti di quello che si può fare come pubblica amministrazione".
Nel corso degli ultimi anni i Comuni hanno accresciuto gli investimenti per migliorare la mobilità pedonale di vedenti e ipovedenti attraverso interventi mirati a supportare le criticità deambulanti di chi presenta deficit visivi. La direzione guidata consente a queste persone una discreta autonomia garantendo sicurezza e un'informazione adeguata per i loro spostamenti.
Si parla del cosiddetto sistema Loges che significa Linea di Orientamento Guida e Sicurezza costituito da superfici dotate di rilievi appositamente creati per essere percepiti sotto i piedi.
"Non solo i non vedenti si avvalgono di questo sistema - evidenzia il Sindaco Iaccarino - ma anche gli anziani la cui acuità visiva si indebolisce possono trarre beneficio dai tracciamenti. Esistono molti altri segnali che si possono adottare per individuare un punto di interesse, un luogo specifico e credo che se vogliamo perseguire questo obiettivo di modernizzare la nostra città dobbiamo proseguire su questa strada che inerisce l'abbattimento delle barriere architettoniche e adottare altri strumenti che vengono incontro a chi vive condizioni di maggiore disagio civico e sociale. In questo modo intendiamo trasmettere anche un messaggio alla pubblica opinione e in particolare alle giovani generazioni la cui sensibilità verso questi problemi deve essere coltivata se vogliamo che sviluppino una forte coscienza civica. Si tratta di un vero e proprio processo di contaminazione culturale e in questo senso anche solo interrogarsi su a che cosa servono queste strisce è funzionale all'acquisizione di questa consapevolezza sui problemi che vivono altri cittadini cui forse siamo indifferenti".
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