Pubblichiamo l'intervista che il settimanale Agorà ha fatto al Sindaco Vincenzo Iaccarino e che è stata pubblicata sull'edizione di Sabato 21 Dicembre 2019.
Vincenzo Iaccarino con Erri De Luca |
“Il 2019 è stato un anno di svolta per l’Amministrazione e lo dimostrano gli atti, i progetti e le opere avviate e in corso di realizzazione – esordisce Iaccarino – L’anno scorso dichiarai che il 2019 sarebbe stato l’anno dei cantieri… Così è stato perché finalmente siamo passati alla fase esecutiva di progetti importanti per i quali abbiamo lavorato senza soste grazie anche alla svolta che abbiamo attuato nel settore dei LL.PP. e che è stata determinante.
Sono molto soddisfatto perché si è instaurato un clima di armonia e di sinergia generale che ci ha permesso di capitalizzare il lavoro avviato e quello in corso d’opera, di intercettare significative risorse finanziarie a tutti i livelli, dal Governo nazionale alla Regione Campania e alla Città Metropolitana di Napoli, e nello stesso tempo di attuare un importante recupero di risorse comunali bloccate da anni e, in qualche caso, da decenni, per cui si sono potuti finanziare interventi importanti per rimettere in sesto la Città con un programma di manutenzione generale già in fase di attuazione e che continuerà per l’intero 2020. Si sta ampliando la rete urbana di metanizzazione, si stanno facendo i sottoservizi laddove interveniamo sulle strade secondo un programma che, per la prima volta, ha riguardato le frazioni e zone del paese sempre trascurate. Abbiamo realizzato un nuovo look per Piazza Cota e Piazzale Trinità, il rifacimento della segnaletica stradale orizzontale e verticale con tutta una serie di altri accorgimenti e di novità che sono ormai un esercizio quotidiano, così come la cura del verde pubblico su cui stiamo investendo parecchio per un nuovo look urbano. Insomma stiamo realizzando un vero e proprio progetto di rigenerazione urbana che continuerà nel corso del 2020 e fino alla scadenza del quinquennio grazie a una programmazione di ampio respiro, che guarda lontano. L’anno venturo potremo finalmente ripristinare Via Ponte Orazio e giungeranno a conclusione anche i lavori per la realizzazione del nuovo nicchiario comunale che procedono a ritmi serrati come chiunque se ne può rendere conto andando al Cimitero. Parliamo di un’opera bloccata da 12 anni e che era finanziata coi soldi di chi aveva prenotato i loculi: oggi finalmente si materializza, ma anche qui abbiamo dovuto risolvere non pochi problemi tecnico-amministrativi per dare l’input decisivo ai lavori”.
In quale altro settore sono stati effettuati interventi significativi?
“Alle scuole, per esempio, abbiamo riservato e continuiamo a riservare grande attenzione intercettando risorse ovunque disponibili e attuando un piano di adeguamento per la sicurezza e l’antincendio, ma anche sul fronte dell’antisismicità e sulla realizzazione di nuovi impianti a servizio delle platee scolastiche. E’ di qualche giorno la formalizzazione della richiesta di un mutuo di 1,2 mln di euro al Credito Sportivo per la costruzione dell’impianto sportivo coperto alla scuola elementare di Legittimo. Alla Media Amalfi andiamo a realizzare la copertura dell’area esterna con la realizzazione di una struttura coperta a servizio della pratica sportiva per gli alunni.
Abbiamo predisposto altri progetti, sempre per la sicurezza e per l’antisismicità, oltre a realizzare decine di interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione in ogni plesso anche sulla base delle richieste della direzione didattica. Stesso ragionamento per il Palazzo Comunale che potrà finalmente essere sottoposto a un indispensabile restyling con la messa in sicurezza utilizzando i fondi appositamente stanziati per questa tipologia di interventi. Abbiamo rivisitato la progettazione della Scuola di Via Carlo Amalfi per essere pronti a cogliere le opportunità di finanziamento che ci si presentano e oggi disponiamo di una progettazione esecutiva che ci ha già consentito di concorrere ad alcuni bandi pubblici sviluppando un’idea significativa per il futuro della struttura. Vorrei ricordare gli interventi sui Valloni e in particolare il finanziamento per la bonifica parziale di quello di Lavinola tra Piano e Meta.
E ancora il recupero dell’acquedotto romano del Formiello con un progetto in corso di cui presto si vedranno gli esiti. Qualche giorno fa abbiamo inaugurato al Museo “G. Vallet” una seconda mostra multimediale dopo quella del Ninfeo. Si tratta dell’esposizione dei reperti archeologici rinvenuti nel sito di Trinità e frutto di scavi durati anni a cura della dottoressa Tommasina Budetta. La mostra che si può visitare tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle 11 alle 18 è qualcosa di straordinario con i reperti e la ricostruzione multimediale dei riti funebri della nostra comunità. Questo rientra anche nella più ampia azione di valorizzazione dei nostri borghi sui quali stiamo sviluppando iniziative mirate, a cominciare dagli eventi nelle nostre Chiese per questo Natale ed altre attività avviate e da avviarsi. Insomma stiamo creando le condizioni per un protagonismo diffuso, generale della comunità carottese in questo processo di crescita socio-culturale ed anche economico”.
C’è un segreto che spiega questo cambio di passo?
“In primo luogo abbiamo dovuto dotarci di una progettazione cantierabile per poter concorrere ai bandi e il Comune ne era sfornito. Si erano perse opportunità e anche risorse finanziarie importanti – evidenzia Iaccarino – com’è accaduto per esempio per il finanziamento per i lavori alle rampe di Marina di Cassano che siamo riusciti a recuperare e che ci consente finalmente di effettuare un’opera strategica per gli interessi non solo della Marina, ma dell’intera comunità carottese. Possiamo parlare di tante cose, ma quello che voglio richiamare all’attenzione è il fatto che nel nostro programma avevamo evidenziato quanto sarebbe stata decisiva per il futuro del paese questa consiliatura in termini di accesso a finanziamenti e di programmazione – sottolinea Iaccarino – Ma è stato un lavoro immane, non ci sono state risparmiate critiche pur sapendo che era complicato rimettere in corsa una macchina che appariva sfiancata, ricca di contraddizioni, incapace di recuperare vitalità e propositività! Invece ci siamo riusciti e oggi stiamo raccogliendo i risultati di questa sfida. Nel 2020 continueremo su questa strada, altri progetti e altre opere prenderanno forma e sostanza e parliamo anche di interventi significativi come la Piazza della Repubblica e i PIP, il parcheggio di Via San Michele che ci consentirà di realizzare la ZTL per innalzare la qualità della vita e contrastare la congestione da traffico e l’inquinamento atmosferico. Sono programmi che, una volta avviati, richiederanno qualche anno per essere portati a termine, ma se non si lavora con questa consapevolezza e con la responsabilità di guardare anche oltre i tempi di una consiliatura non ci si può definire dei buoni amministratori pubblici o gente che ama la propria città”.
Allora Sindaco possiamo dire che lei guarda oltre la scadenza del suo mandato?
“Credo sia legittimo aspirare a portare avanti questo processo di rigenerazione urbana che, per concretizzarsi del tutto, ha bisogno di tempo! Per cui non vedo perché non dovrei aspirare a proseguire in questa esperienza. Ma c’è tempo per parlarne e sicuramente condividerò le decisioni con il mio Gruppo perché queste scelte non si fanno per velleità personali, ma per il bene della propria Città. Altri ragionamenti non hanno diritto di cittadinanza per quanto mi riguarda e le sfide si fanno su questi elementi non su altro”.
Quale messaggio augurale vuole mandare ai suoi Concittadini?
“L’augurio mio e dell’intera Amministrazione è innanzitutto quello di recuperare tutti quanti quella dimensione di civiltà nei rapporti che è premessa indispensabile per qualunque confronto e per operare costruttivamente. Un discorso che non vale solo per la politica e per l’amministrazione pubblica, ma anche per la nostra vita quotidiana, per il nostro privato! E poi un augurio di serenità e di salute per poter vincere le sfide del nostro quotidiano in una dimensione che non trascuri l’aspetto solidaristico senza il quale non si può parlare di comunità. Per questo abbiamo investito tanto anche in cultura, perché la crescita socio-economica non può prescindere da quella culturale, dalla consapevolezza dei propri mezzi e dal saper utilizzare quello che abbiamo in dote individuale e collettiva. Ne sono testimonianza il “Premio Penisola Sorrentina” con la programmazione che coinvolge la Città in un lungo arco di tempo; i due importanti eventi nazionali che si sono svolti a Villa Fondi, a novembre con la Fondazione “Biagio Agnes” e a giugno il Meeting dell’Italian Export Forum organizzato dal manager Lorenzo Zurino. Così Villa Fondi sta diventando un gioiello, un polo attrattore di un’offerta culturale prestigiosa e qualificata. Ci siamo riusciti attraverso la sua intelligente e lungimirante valorizzazione e promozione che oggi ci proietta su scenari mediatici nazionali un tempo impensabili. Il 26 dicembre saremo ancora su Tg2 nella rubrica “Si Viaggiare” dove si vedrà e si parlerà di Piano di Sorrento, con i suoi borghi, la sua bandiera blu, le sue risorse ambientali e gastronomiche. Stiamo accompagnando col nostro lavoro anche su questo fronte il processo di cambiamento socio-economico puntando sulla cultura, sull’arte, sulla bellezza, sull’identità storico-culturale-archeologica: richiede tempo, è vero, ma poi si radica e produce frutti importanti. Questa è la nostra sfida e la viviamo coinvolgendo l’intera comunità di Piano di Sorrento che è chiamata a dare il meglio di sé in ogni aspetto delle relazioni umane e professionali. Così costruiamo un futuro diverso per le nuove generazioni, in una dimensione realmente sostenibile capace di affermare quell’identità che è il nostro punto di forza più significativo, senza chiusure, ma pronti a cogliere il senso delle novità di cui siamo circondati. Per questo il mio augurio è anche quello di riuscire tutti noi a vivere da protagonisti questa stagione di cambiamenti, dandoci reciprocamente una mano, con lealtà e con spirito di collaborazione autentici, nel nome di quel bene che diciamo di volere al nostro Paese. Buon Natale a tutti e grazie per l’attenzione e lo spazio che ci avete dedicato”.
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