A Piano di Sorrento è lotta serrata agli escrementi canini che imbrattano strade e marciapiedi a difesa del decoro urbano e anche per la salvaguardia della salute pubblica. Si muove in questa direzione l’Assessore all’Ambiente Costantino Russo deciso a dare una soluzione definitiva al problema per il diffuso malcostume di non raccogliere le deiezioni dei propri animali condotti al guinzaglio per le strade cittadine. “Premesso che amiamo tutti gli animali, è però necessario che ognuno faccia il proprio dovere per rispetto del prossimo e per rispetto del decoro urbano – spiega l’Assessore – Stiamo predisponendo un sistema di controllo e di contravvenzione destinato a dare sicuramente buoni risultati anche in considerazione del fatto che la maggior parte dei padroni conduce a spasso i propri cani la mattina presto o di sera quando non ci sono i Vigili Urbani che possono contestare il reato”.
A questo punto sorge spontanea la domanda: ma come si può risalire all’autore dell’escremento che imbratta il marciapiedi? Spiega l’Assessore Russo: “Il sistema è già operativo in alcune città italiane e si sta diffondendo a conferma che si tratta di un questione molto avvertita dalla cittadinanza. Il Comune istituirà una banca dati con il DNA dei cani che abitano nel territorio municipale risalendo ai proprietari degli animali con i dati in possesso del servizio veterinario. Quella del DNA è una prova inconfutabile: prelevato il campione si fa l’analisi e si risale al responsabile che verrà contravvenzionato. I proprietari che non sottopongono il proprio cane al prelievo gratuito pagherà una multa oltre a finire nell’elenco degli “osservati speciali”. La pulizia del paese, sulla quale siamo costantemente impegnati con Penisola Verde, richiede però anche la collaborazione dei Cittadini – evidenzia l’Assessore – perché dopo che si è fatta la pulizia delle strade al mattino nell’arco delle 24 ore siamo noi cittadini che dobbiamo assumere comportamenti virtuosi per educazione e per amore verso il Paese in cui viviamo”. Un'altra domanda: verso coloro che non sono residenti nel Comune e comunque portano a spasso il proprio cane a Piano di Sorrento come si procederà?
A parte il fatto che i servizi veterinari dispongono della banca dati di tutti i proprietari di cani (anagrafe canina), è evidente che si può aderire alla nostra iniziativa se si intende passeggiare per le strade del nostro Paese. In ogni caso auspico che anche gli altri Comuni si possano muovere in questa stessa direzione per cui fare i furbi servirebbe a poco. Tra l’altro abbiamo anche la videosorveglianza urbana che ci può aiutare a identificare i responsabili di questo come di altri reati di imbrattamento, tanto più che la Giunta ha approvato anche un progetto di ulteriore potenziamento e ampliamento della video sorveglianza urbana per coprire altre zone della città”.
Bisogna ricordare che nel codice penale c’è il reato di imbrattamento per il quale è prevista addirittura le reclusione o la sanzione a seconda di dove viene commesso il reato. Questo perché la legge attribuisce al padrone del cane la responsabilità delle azioni da esso compiute come aggressioni, disturbo della quiete pubblica, imbrattamento e “segno” del territorio con le urine. Anche in questo caso chi conduce il cane a spasso deve munirsi almeno di una bottiglietta d’acqua per ripulire dalla pipì dell’animale l’area interessata e non rischiare così la sanzione come sancito di recente anche dalla Cassazione.
La multa per chi lascia escrementi del cane non raccolti in un luogo pubblico, deturpa o imbratta cose mobili altrui è di 103 euro.
La sanzione, però, va da 300 a 1.000 euro se il fatto viene commesso su beni immobili o su mezzi di trasporto pubblici o privati. In questo caso è prevista anche la reclusione da 1 a 6 mesi. Pena ancora più severa se le feci vengono depositate e non raccolte su cose di interesse storico o artistico: reclusione da 3 mesi a 1 anno e multa da 1.000 a 3.000 euro.
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